Riferimenti: [641] [642] [643] [644] [645] [646] [647] [648] I materiali per la speleosubacqua consistono di tutti i materiali per le immersioni subacqee adattati per immersioni in zone ristrette e senza illuminazione. Percio`,
Non bisogna avere nulla di pendente o tagliente, niente attaccato alle gambe. Gli erogatori e i manometri devono essere fissati al corpo in posizioni facilmente accessibili con le mani. Puntare la lampada leggermente verso l'alto per poter notare il classico specchio del contatto aria-acqua. La sagola e` estremamente importante perche` rappresenta l'unico modo per indicare la via di uscita. La sagola deve riportare la direzione di uscita almeno ogni dieci metri. Essa deve essere posta adeguatamente ed in tensione per evitare ingarbugliamenti. Nel metterla evitare che si infili fra lame che rendano difficile l'inseguimento della sagola al ritorno (in acque torbide). Dovrebbe essere posizionata al centro del passaggio. La sagola deve arrivare fino fuori dalla superficie. La sagola puo` essere fissa o temporanea (o entrambe). Non si abbandona mai il contatto fisico con la sagola.
In grotta sono migliori le immersioni in solitaria. Il metodo di coppia non e` idoneo poiche` il compagno, in grotta, puo` far poco in caso di necessita`. E` quindi meglio avere una doppia attrezzatura (bombole, erogatori, luce), e curare la preparazione. Bisogna esser abituati ad affrontare i problemi dell'immersione da soli e saperli risolvere. Bisogna avere un ottimo controllo del galleggiamento (equilibrio) e avanzamento idrostatico per limitare il sollevamento di fango che intorpidisce l'acqua.
La pianificazione dell'immersione non e` fondamentale, anche se e` bene farla. Non si puo` fondare la propria sicurezza sulla pianificazione. Sono invece fondamentali la cura nella preparazione fisica e quella del materiale. Lasciare 10% dell'aria come riserva. Della restante utilizzare 1/3 entrando, in modo da averne 2/3 quando si inizia ad uscire. Respirare alternativamente da tutte le bombole, per utilizzarle al contempo. Questo, assieme alla regola 1/3 - 2/3, ci da` un grado di sicurezza poiche` se una bombola/erogatore vien meno, ci resta nell'altra abbastanza aria per uscire. Per esempio con 200 bar, tolti 20 di riserva, se ne usano 60 per entrare, e quindi si torna quando il manometro segna 140 (cioe` 200 - 60 ). Lo speleosub dovrebbe arrivare al sifone non affaticato. Percio` ci deve essere una adeguata squadra di appoggio per il trasporto della attrezzatura.
Occorre trattare con prudenza l'aria in ambienti chiusi perche` potrebbe non avere una sufficiente quantita` di ossigeno. Quindi non togliersi il boccaglio. La volta dopo ci si porta una apposita fiala per fare una analisi dell'aria. Fare un rilievo speditivo all'andata, quando la visibilita` e` ancora buona. Per il rilievo si usano il profondimetro (per la prodonfita`), la bussola (per la direzione), e la distanza indicata sulla sagola. Voltarsi spesso per annotarsi mentalmente le svolte e i passaggi sulla via del ritorno.
Problemi:
L'acqua pura assorbe velocemente tutta la luce, tranne il blue; anche questo permette di vedere al piu` una trentina di metri. La visibilita` poi e` notevolmente ridotta se ci sono particelle in sospensione (argilla, limo) che diffondono la luce, come una fitta nebbia, e puo` addirittura arrivare a zero. Quando l'intorbidimento e` causato da recenti precipitazioni, l'acqua rimane torbida per giorni, finche` le sospensioni non si depositano. Non e` inusuale che lo speleosub stesso causi l'intorbidimento sollevando argilla col suo passaggio. Cosi` le acque limpide all'andata divetano opache al ritorno e, in questo caso, seguire la sagola e` necessario. Le strettoie sono pericolose. Alcune si restringono impercettibilmente, finche` lo speleosub si ritrova incastrato, con difficolta` anche a ritornare. Occorre valutare attentamente le difficolta` che una strettoia puo` presentare. A volte e` necessario togliersi le bombole per passare e rimettersele oltre. La corrente puo` rappresentare un problema pericoloso. Se all'andata si e` portati dalla corrente, al ritorno ce la si ritrova contro. Rallenta l'andatura e richiede un notevole maggior sforzo. Nei punti stretti poi la corrente e` ancora piu` forte per l'effetto Venturi. Infine se e` molto forte puo` arrivare a trascinare lo speleosub e sbatterlo contro le pareti danneggiando l'attrezzatura. La compensazione puo` divenire un problema se ci si trova in un sifone ad andamento su e giu`, e se si hanno problemi alle mucose, tanto che puo` diventare molto dolorosa. I problemi della profondita` sono connessi all'accumulo dei gas all'interno dei tessuti, e alla loro tossicita`.
L'acqua assorbe calore molto piu` velocemente dell'aria, percio` c'e` la necessita` di una adeguata protezione termica (muta stagna o semistagna). In acque fredde ci vuole la muta stagna.
marco corvi - Thu Sep 16 15:41:55 2004