Nome Arma del Lupo inferiore Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2010-03-07 22:36:44
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 211 Località Gola delle fascette Alta Val Tanaro Numero catastale 141 Pi/Cn Sviluppo totale 2300 Dislivello 108 m Quota 1217 m slm
Itinerario di accesso Dall'uscita autostradale di Albenga sulla A10 si segue la statale sino a Garessio, qui si gira a sinistra in direzione Imperia.
Si supera Ormea e quindi si prosegue verso il Colle di Nava. Poco prima di giungere a Nava, in località Ponti di Nava, si prende il bivio che conduce a Viozene, Carnino e Upega.
Si prosegue fino quasi ad Upega. Circa un km prima dell'abitato si scorge sull'altro lato del torrente l'imponente ingresso della Chiocciola. L'ingresso della grotta è esattamente di fronte, in fondo alla gola che in questo tratto è sempre secco (il torrente viene inghiottito sotto terra pochi metri più in su). Si può scendere sfruttando una via ferrata o semplicemente per l'impervio sentiero che costeggia la dorsale di roccia fino all'imbocco della grotta. Utile una corda di sicurezza da 50 mt., specie se si trasporta molta attrezzatura. La roccia è molto friabile, attenzione a come parcheggiate la vettura: non è raro che piccoli pezzi di roccia franino dalla parete strapiombante e possono causare facilmente noiosi danni alla carrozzeria. Piuttosto conviene parcheggiare l'auto un paio di centinaia di metri più avanti in direzione Upega, dove la gola si apre decisamente.
Descrizione La zona della Sala delle Vaschette e del Lago Grande è una enorme sala, dove le concrezioni che scendono da una parete alta diversi metri si specchiano nell'acqua limpida contenuta nelle vaschette al suolo.
La sala termina su una enorme colata calcarea perfettamente levigata che si tuffa sul livello inferire, delimitata da una enorme colonna, riccamente concrezionata e da una grossa stalagmite liscia e pulita.
Sull'altro lato il Lago Grande, le cui acque scendono fin oltre livello -70m.
Tutta la zona è praticamente priva di fango e si presenta come se un buona impresa di pulizie avesse appena finito di lucidarla.
Se si esclude il primissimo tratto, dove converrà prestare attenzione a non riempirsi di fango, tutta la grotta è molto pulita, alternando passerelle calcaree, spesso ingraziosite dalla presenza di vaschette, a lunghi depositi di sabbia, che ad ogni stagione viene lisciata dal passaggio delle acque, cosa che vi darà ogni volta la sensazione di essere il primo uomo a mettervi piede.
La grotta è impraticabile in inverno, quando tutto il livello inferiore si riempie d'acqua.
Con la stagione secca si svuota gradualmente, offrendo, a seconda del periodo, sempre diverse difficoltà.
Percorribile correndo e giocando a palla in Luglio-Agosto, tra Maggio e Giugno le pozze non ancora secche dovranno essere superate con l'aiuto del gommone.
Questo, pur significando un notevole impegno di tempo, permette di godere l'emozione di navigare su acque limpide, dove le onnipresenti concrezioni si specchiano illuminate dalle lampade al carburo.
Oltre al gommone sono necessarie un paio di corde (visto che per lo più se ne trovano in loco), giusto per ridiscendere il primo scivolo (si potrà risalire anche arrampicando) e per superare l'ultimo saltino (è l'unico tratto che non si riesce a salire in arrampicata libera) che immette finalmente sulla sabbia del ramo inferiore.
Nelle nostre prime esplorazioni scendevamo sistematicamente sul primo pozzo (D) per poi superare due laghetti e un sifone (trovato asciutto una sola volta) col gommone.
Traversando invece sulla comoda cengia (sembra una passerella costruita dall'uomo e abilmente levigata), dopo un paio di sali-scendi, si arriva al ramo inferiore superando in ogni stagione il primo sifone.
Da qui la grotta può essere una passeggiata o può alternare tratti asciutti a pozza da superare in gommone.
Purtroppo alcune di queste pozze, se il livello è abbastanza alto, si trasformano in piccoli sifoni che possono bloccare la strada.
In alcuni punti, però, si trovano vie alternative (sempre ricche di concrezioni e vaschette, ma molto strette, per cui attenzione a dove mettete le mani, strisciando, o vi troverete immersi sino al gomito nell'acqua) che permettono di superare anche questi ostacoli.
Il dover usare il gommone (gonfiare, trasportare nei tratti asciutti, passare uno per volta...), ma soprattutto il tempo che vorrete dedicare a scattare tutte le foto che questo spettacolo merita, allungheranno la vostra permanenza in grotta.
Pertanto, per godervi senza stress la gita, consiglio di entrare in serata, in modo da uscire al mattino e potersi godere il sole caldo, magari dopo aver lavato l'attrezzatura nel torrente, sui prati che ad Upega non mancano.
D'obbligo una buona scorta di carburo e le batterie di ricambio per il flash (farete veramente tantissime foto).
Tratto dal sito del Gruppo speleologico Peter Pan.
Scheda d'armo
RIFERIMENTO ATTREZZATURA ATTACCO NOTE
a Corda esistente 5 m Spit già armato Breve scivolo in salita
b Corda 10 m Diversi spit di cui almeno uno già armato Canale a scendere su pozza fangosa, se questa è piena d'acqua è segno che la grotta non sarà percorribile sino in fondo. Se riuscite ad evitare di infangarvi qui resterete asciutti per tutto il resto della gita.
c Corda esistente 10 m Spit già armato Scivolo in salita
d Corda esistente 20m Diversi spit già armati Traversare su una comoda cengia. Questo permette di evitare il primo sifone
e Corda esistente 30m Spit già armato Scivolo in discesa e poi in salita, la corda in loco è giuntata.
f Corda esistente 30m Spit già armato Scivolo in discesa e poi in salita, la corda in loco è giuntata.
g Corda 50 m Spit da armare Scivolo di circa 40 m e quindi salto di 5 m sino ad atterrare sulla sabbia. In inverno qui scorre il torrente.
h Gommone e cordino Spit da armare o agganci naturali Primo laghetto da superare col gommone
i Gommone e cordino Spit da armare o agganci naturali Secondo laghetto da superare col gommone
l Gommone e cordino Agganci naturali Terzo laghetto da superare col gommone. Se avete trovato allagati i tratti precedenti, qui non riuscirete a passare.
m Gommone e cordino Spit da armare o agganci naturali Ultima fatica col gommone. E' evitabile passando in una stretta fessura. Occhio a dove mettete le mani: si striscia tra pozze profonde 20/30 cm piene d'acqua.
n Corda in loco 7 m Spit già armato Si sale agevolmente aiutandosi con la corda. Dietro di voi un breve cunicolo cieco stupendamente concrezionato vale la pena di essere visitato.
o Doppia corda in loco Vari spit già armati Aiutandosi con la corda si supera un ulteriore laghetto.
p Corda in loco 8 m Spit già armato Si sale sino ad una stupenda sala.
q Corda da 40 m Grossa stalagmite Avete appena superato il lago grande e la sala delle Vaschette, il più bello spettacolo sotterraneo che io abbia mai visto. Aiutatevi con la corda (non necessaria) a superare una candida colata calcarea che vi permette di accedere alla seconda parte del percorso.
Rilevo 1
Rilievo 2
Foto
Foto
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Commenti :
Da trs-sonic Data: Domenica 07 Marzo 2010 - 23:34

prova
prova



Da trs-sonic Data: Domenica 07 Marzo 2010 - 23:35

prova
prova



Da trs-sonic Data: Domenica 07 Marzo 2010 - 23:36

06/03/2010
Siamo arrivati fino al 3° laghetto. Ma li il livello dell' acqua era troppo alto e non si vedeva continuazione.
La prima parte della grotta era armata. L' unica corda che abbiamo messo era la 50 al punto "G" l'ultima piastrina era molto "ballerina" sarebbe meglio piantare uno spit nuovo



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