Nome Grotta del Cinghiale Data inserimento 2009-07-30 06:37:25 Data ultimo aggiornamento 2013-11-04 09:04:00
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 211 Comune Bagnasco Località Colle dei Giovetti-Bric Fusare Area speleologica Giovetti Numero catastale 930 PI/CN Sviluppo totale 1020 Dislivello -161m Longitudine 8° 4' 55.9'' N Latitudine 44° 16' 07.5'' N Datum WGS84 Quota 1065 m s.l.m. Cartografia coordinate gps 8/2009
Geologia Il Vigna (VIGNA 1997) ritiene che la grotta potesse essere un paleo inghiottitoio, probabilmente dalla fine delPliocene, che raccoglieva le acque defluenti sul basamento impermeabile, come provato dalla presenza all' interno di numerosi ciottoli fluitati, prevalentemente quarzitici (attualmente questi litotipi si trovano molto più in basso e a chilometri di distanza, perchè nelle complesse vicissitudini quaternarie hanno modificato parecchio la paleomorfologia di questo settore montuoso) Descrizione Situata in territorio piemontese, nella zona di assorbimento dell' Area Carsica dei Giovetti, solo a 350 metri al di là del confine regionale ligure (circa 500 metri a Ovest del Vallonasso), a quota m 1170 slm, si apre la Grotta del Cinghiale, attualmente la cavità maggiore dell'area dei Giovetti, profonda 161 metri e con uno sviluppo di 1020 metri.

La grotta si apre lungo una dorsale montuosa a Nord-Ovest del "Pian di Lisa", con uno stretto scivolo-pozzetto di 7 metri che immette in una saletta dalla quale ha origine un piccolo meandro discendente.

Sulla sinistra un pozzo di 20 metri immette in un grande ambiente, dal quale, traversando a lato di due pozzetti e risalendo una frana, si raggiungono le "Gallerie Alte", che si sviluppano per una settantina di metri in direzione Sud-Est (verso la zona d'assorbimento del Pian di Lisa).

Scendendo invece la china pietrosa alla base del pozzo, dopo qualche passaggio in frana e alcuni tratti di un ampio, ma basso meandro, si raggiunge una stretta condotta, che prosegue con un cunicolo (stretto e bagnato) di una decina di metri, fino ad un salto di 5 metri. Dopo averlo disceso, si risale un pendio detritico e, con un altro pozzetto di 5 metri, si scende in un ampio ambiente (la "Sala Sim"), dal quale si può raggiungere il "Ramo della Lama", dove una serie di pozzetti (con approfondimenti gravitativi), discendono fino a quota -101 m rispetto all'imbocco della grotta.
Dall'estremità nord-occidentale della Sala Sim si sviluppa invece il ramo principale della grotta, che discende con una serie di piccoli salti, intervallati da brevi tratti sub-orizzontali e salette concrezionate, fino a quota -161 m, dove il piccolo corso d'acqua che percorre questo settore della grotta sparisce in meandri impraticabili.
Storia Localizzazione, prima esplorazione fino all'imbocco del P20: GS Cebano(1976).
Prosecuzione esplorazione e rilievo (fino a -50): Speleo Clun Tanaro (1976)
Nuova esplorazione e rilievo (fino a -161): S.Alfano, F.Belmonre, C.Banzano, S.Carlevaro,R.Chiabolo, I.Ciccionetti, L.Collivasone, A.Cotti, I.De Almeida, A.Eusebio, P.Fausone, D.Girodo, D.Grossato, M.Ingranata, U.Lovera, V.Martiello, N.Milanese, E.Neirotti, P.Oddoni, R.Pozzo, L.Soressa, V.Stringani, M.Taronna, F.Vacchiano, B.Vigna (GSP,1966-97) con R.Ricchiardone (G.S. Giavanese) e M.Marzo (Speleo Club Tanaro)
Rilevo 1
Rilievo 2
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Coordinate convertite per gps
Lat:44.26875N Lon:8.08219444E Datum:WGS84
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