Nome Inghiottitoio di Patricello Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2005-06-28 10:48:01
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 254 Località Patricello Numero catastale 27/B Sviluppo totale 85 Dislivello 16 m Longitudine 3° 16' 40" E di M.Mario Latitudine 40° 04' 10" Quota 480 mt. Cartografia IGM: 210 II SO - Rivello -
Descrizione L'inghiottitoio di Patricello è il principale punto d'assorbimento della piana omonima. La minore permeabilità di cui è dotata la coltre alluvionale, riscontrabile nella dolina di Patricello, consente il ruscellamento delle acque meteoriche verso il punto più depresso della piana. Esso è stato generato dall'unione di una serie di fusi sotterranei attualmente collegati tra loro da cunicoli molto angusti. Superata la grata di ferro che ostruisce l'imbocco, ci s'immette con un pozzo di 8 metri, nella prima sala. Essa si è sviluppata su un incrocio di fratture della roccia allargate ed erose dall'acqua nel corso dei millenni. Sulla sinistra due cunicoli testimoniano vecchie vie d'adduzioni d'acqua alla cavità. Sempre sulla sinistra un altro cunicolo, molto stretto collega l'Inghiottitoio al Pozzo di Patricello. Alla base del pozzo iniziale una grossa vasca raccoglie le acque che continuamente s'immettono nella grotta con una fragorosa cascata. Sulla destra orografica, ancora un cunicolo, dove si procede carponi, costituisce la via di deflusso delle acque che iniziano il loro "viaggio" nelle viscere del Coccovello per poi uscire ad Acquafredda di Maratea. Il cunicolo porta in una saletta dalla quale si aprono due vie di prosecuzione, contrapposte. La prima è una piccola imboccatura su un pozzo di 4 metri seguita da un pozzo di 8 metri che conduce ad un laghetto sotterraneo che non consente il seguito delle esplorazioni. Le acque provenienti dalla superficie seguono essenzialmente questa via preferenziale. Il livello del lago non si alza pur essendoci un continuo afflusso d'acqua: ciò fa presupporre più alla presenza di un sifone che a quella di un lago. Di qui, dunque, potrebbero proseguire le gallerie della grotta. La seconda prosecuzione, è di difficile accesso per l'elevata quantità di fango presente. Attraverso un ripido meandro di ridotte dimensioni, si raggiunge un pozzo di 5 metri, sul cui fondo esiste un piccolo passaggio attraverso un riempimento di sabbia che conduce ad un laghetto oltre il quale non vi è alcuna possibilità esplorativa. L'Inghiottitoio del Patricello non ha molti concrezionamenti in quanto nel periodo invernale si allaga completamente, fatto questo che produce una certa, anche se minima, erosione di quanto depositato dall'acqua nel periodo estivo. L'allagamento invernale della cavità condiziona l'esplorazione che è possibile solo in periodi estivi e con tempo particolarmente asciutto. Gli speleologi locali sperano di poter, a breve tempo, superare il sifone con l'appoggio d'altri specialisti del settore: gli speleosub. Inizierebbe, così, il lungo percorso verso la Grotta del Dragone. Rilevo 1




Coordinate convertite per gps
Lat:40.07028031N Lon:15.73005288E Datum:WGS84
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