Nome
Tanna da Scaggia
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2007-10-02 07:35:46
Superata una galleria si prosegue fino ad imboccare sulla destra bivio per Viganego.
Si prosegue in direzione Viganego e, superato uno sfasciacarrozze ed una pizzeria si parcheggia in prossimità di una vecchia casa contadina dove sulla sinistra della strada si può vedere un rigagnolo che esce dall' ingresso della grotta.
Attualmente si tratta della cavità di maggiore sviluppo su questo tipo di roccia. Descrizione La grotta pur avendo un andamento orizzontale presenta non poche difficoltà a causa di alcuni passaggi molto stretti o allagati.
La prima parte è caratterizzata da una notevole presenza di fauna cavernicola.
Dall' ingresso alto circa 2 metri si prosegue per un basso che dopo circa 20 metri conduce ad una saletta abbastanza ampia dove una risalita di una decina di metri conduce ad una frana.
Superata la saletta si prosegue oltre per uno stretto cunicolo fino ad un sifone che in periodi di siccità è completamente asciutto e transitabile.
E' possibile visitare questo tratto di grotta solamente nella stagone estiva in condizioni meteo stabili poichè in caso di poggia il primo tratto potrebbe riempirsi d' acqua rendendone impossibile il transito.
Il sifone, lungo una decina di metri, conduce ad una saletta dove la grotta torna di dimensioni più umane.
Sulla sinistra una strettoia fangosa recentemente disostruita conduce ad un ramo ascendente abbastanza fangoso lungo una decina di metri che stringe in frana.
Proseguendo dritti dopo una strettoia si sbuca a metà altezza in corrispondenza di un nuova saletta concrezionata in parte allagata.
Si prosegue ancora superando uno scomodo passaggio che costringe a immergersi quasi completamente in una pozza d' acqua.
La grotta prosegue dritta per un tratto allagato che nella parte bassa risulta impraticabile.
E' possibile superare questo tratto risalendo sulla destra per un paio di metri lungo la parete per immettersi in un meandro fangoso lungo una decina di metri abbastanza scomodo.
Da qui la grotta prosegue inforrata per gallerie alte circa un metro e mezzo con tratti semi allagati caratterizzati da depositi sabbiosi alternati da pavimenti levigati e marmitte.
Superata una condotta molto rettiinea la grotta ha un brusco cambio di direzione verso destra per poi deviare nuovamente a sinistra in corrispondenza di una saletta molto concrezionata con particolari stallattiti semitrasarenti.
Da questo è possibile proseguire sia in basso attraverso un passaggio semi allagato sia risalendo sulla destra per circa due metri per poi immettersi in un cunicolo.
Entrambi i passaggi conducono alla stessa galleria che prosegue, ora allagata, ora asciutta, ad in un nuovo tratto abbastanza instabile che arriva ad una saletta.
Da qui sulla destra parte un breve cunicolo in salita caratterizzato da piccoli fiori di aragonite.
Proseguendo dritto un angusto passaggio molto instabile conduce alla Sala di Damocle, una saletta caratterizzata dal soffitto costituito da grosse lastre di ardesia apparentemente instabili.
Da questa si intravede sulla destra un basso ramo in salita non transitabile.
Proseguendo dritti una nuova strettoia nell' ardesia conduce ad un vano ingombro di massi di crollo.
Strisciando sotto due massi si arrva ad un vano che conduce verticalmente verso il basso ad un vano semi allagato. Uno stretto passaggio conduce dopo circa 6 metri a una fessura impraticabile. Rilevo 1
Rilievo 2
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scaggia2.kml (4.04 Kb | 10528 Download)
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
218
Comune
Bargagli
Località
Scaglia Viganego
Area speleologica
Monte Antola
Numero catastale
15 Li GE
Sviluppo totale
290
Dislivello
+14 m
Gruppi
GSL = DINALE - MAIFREDI - SCR = A.VERNASSA
Longitudine
9° 3' 24'' E
Latitudine
44° 26' 07.6'' N
Datum
WGS84
Quota
390 m slm
Cartografia
83 III NO
Geologia
La grotta si è formata tra calcari marnosi e ardesie in un interstrato a contatto con rocce impermeabili.
Itinerario di accesso
Dall' uscita di Genova Est si prende la statale per Piacenza.Superata una galleria si prosegue fino ad imboccare sulla destra bivio per Viganego.
Si prosegue in direzione Viganego e, superato uno sfasciacarrozze ed una pizzeria si parcheggia in prossimità di una vecchia casa contadina dove sulla sinistra della strada si può vedere un rigagnolo che esce dall' ingresso della grotta.
Attualmente si tratta della cavità di maggiore sviluppo su questo tipo di roccia. Descrizione La grotta pur avendo un andamento orizzontale presenta non poche difficoltà a causa di alcuni passaggi molto stretti o allagati.
La prima parte è caratterizzata da una notevole presenza di fauna cavernicola.
Dall' ingresso alto circa 2 metri si prosegue per un basso che dopo circa 20 metri conduce ad una saletta abbastanza ampia dove una risalita di una decina di metri conduce ad una frana.
Superata la saletta si prosegue oltre per uno stretto cunicolo fino ad un sifone che in periodi di siccità è completamente asciutto e transitabile.
E' possibile visitare questo tratto di grotta solamente nella stagone estiva in condizioni meteo stabili poichè in caso di poggia il primo tratto potrebbe riempirsi d' acqua rendendone impossibile il transito.
Il sifone, lungo una decina di metri, conduce ad una saletta dove la grotta torna di dimensioni più umane.
Sulla sinistra una strettoia fangosa recentemente disostruita conduce ad un ramo ascendente abbastanza fangoso lungo una decina di metri che stringe in frana.
Proseguendo dritti dopo una strettoia si sbuca a metà altezza in corrispondenza di un nuova saletta concrezionata in parte allagata.
Si prosegue ancora superando uno scomodo passaggio che costringe a immergersi quasi completamente in una pozza d' acqua.
La grotta prosegue dritta per un tratto allagato che nella parte bassa risulta impraticabile.
E' possibile superare questo tratto risalendo sulla destra per un paio di metri lungo la parete per immettersi in un meandro fangoso lungo una decina di metri abbastanza scomodo.
Da qui la grotta prosegue inforrata per gallerie alte circa un metro e mezzo con tratti semi allagati caratterizzati da depositi sabbiosi alternati da pavimenti levigati e marmitte.
Superata una condotta molto rettiinea la grotta ha un brusco cambio di direzione verso destra per poi deviare nuovamente a sinistra in corrispondenza di una saletta molto concrezionata con particolari stallattiti semitrasarenti.
Da questo è possibile proseguire sia in basso attraverso un passaggio semi allagato sia risalendo sulla destra per circa due metri per poi immettersi in un cunicolo.
Entrambi i passaggi conducono alla stessa galleria che prosegue, ora allagata, ora asciutta, ad in un nuovo tratto abbastanza instabile che arriva ad una saletta.
Da qui sulla destra parte un breve cunicolo in salita caratterizzato da piccoli fiori di aragonite.
Proseguendo dritto un angusto passaggio molto instabile conduce alla Sala di Damocle, una saletta caratterizzata dal soffitto costituito da grosse lastre di ardesia apparentemente instabili.
Da questa si intravede sulla destra un basso ramo in salita non transitabile.
Proseguendo dritti una nuova strettoia nell' ardesia conduce ad un vano ingombro di massi di crollo.
Strisciando sotto due massi si arrva ad un vano che conduce verticalmente verso il basso ad un vano semi allagato. Uno stretto passaggio conduce dopo circa 6 metri a una fessura impraticabile. Rilevo 1
Rilievo 2
Lat:44.43544444N Lon:9.05666667E Datum:WGS84
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