Nome
Grotta della Caserma Monte Cimine
Data inserimento
2007-01-01 00:00:00
Data ultimo aggiornamento
2006-10-16 09:33:29
recinzione della Caserma "Monte Cimone" di Banne. Descrizione La grotta s'apre nei calcari nerastri, fittamente stratificati e fortemente inclinati, dell'Eocene inferiore; i fossili sono in prevalenza Miliolidi ed appartengono al Liburnico (Spilecciano); nelle parti più profonde, però questi calcari sono sostituiti da quelli a rudiste del Cretaceo Superiore. I vani sotterranei, nella parte iniziale, seguono l'andamento e l'inclinazione stratigrafica per poi sboccare in ambienti piuttosto complessi e di difficile determinazione morfologica. L'intero sistema ipogeo si presenta angusto, con passaggi anche molto stretti che comunicano con caverne più spaziose la cui volta è costituita da camini altissimi, però senza alcuna diramazione. Il concrezionamento della cavità è rappresentato in più punti da forti depositi di calcite di colore amorfo, a volte asciutta, a volte marcia a causa dello stillicidio, in qualche tratto, quasi zampillante. Rari sono i punti con formazioni stalattitiche degne di nota. Sono presenti, invece, numerose lame d'erosione ed altre forme di ringiovanimento. All'interno della cavità c'è una piccola sorgente che sgorga a quota -21 dal livello di campagna; questa è accompagnata da un notevole stillicidio che ha creato un ambiente in fase di ringiovanimento.
NOTE:
1. nella cavità sono stati raccolti campioni di fauna ipogea, per lo più aracnidi.
2. alla fine dei lavori la grotta è stata chiusa con un tombino. Scheda d'armo
Rilevo 1
Tipo di cavità
grotta
Stato
Italy
Provincia
279
Numero catastale
3261/5100 VG
Sviluppo totale
82
Dislivello
38 m
Longitudine
01°21'08,0 W di M.Mario
Latitudine
45°40'24,0 N
Quota
m 374 slm
Cartografia
IGM 40AIISW - POGGIOREALE (E7)
Itinerario di accesso
L'ingresso della grotta s'apre nel terreno situato all'interno dellarecinzione della Caserma "Monte Cimone" di Banne. Descrizione La grotta s'apre nei calcari nerastri, fittamente stratificati e fortemente inclinati, dell'Eocene inferiore; i fossili sono in prevalenza Miliolidi ed appartengono al Liburnico (Spilecciano); nelle parti più profonde, però questi calcari sono sostituiti da quelli a rudiste del Cretaceo Superiore. I vani sotterranei, nella parte iniziale, seguono l'andamento e l'inclinazione stratigrafica per poi sboccare in ambienti piuttosto complessi e di difficile determinazione morfologica. L'intero sistema ipogeo si presenta angusto, con passaggi anche molto stretti che comunicano con caverne più spaziose la cui volta è costituita da camini altissimi, però senza alcuna diramazione. Il concrezionamento della cavità è rappresentato in più punti da forti depositi di calcite di colore amorfo, a volte asciutta, a volte marcia a causa dello stillicidio, in qualche tratto, quasi zampillante. Rari sono i punti con formazioni stalattitiche degne di nota. Sono presenti, invece, numerose lame d'erosione ed altre forme di ringiovanimento. All'interno della cavità c'è una piccola sorgente che sgorga a quota -21 dal livello di campagna; questa è accompagnata da un notevole stillicidio che ha creato un ambiente in fase di ringiovanimento.
NOTE:
1. nella cavità sono stati raccolti campioni di fauna ipogea, per lo più aracnidi.
2. alla fine dei lavori la grotta è stata chiusa con un tombino. Scheda d'armo
NOTE |
Pozzi Interni: * RAMO SUD/6.00/5.00 * P.CIECO R.SORGENTE/3.00/8.00/8.00 * RAMO NORD-OVEST/8.00 |
Lat:45.6742167N Lon:11.09983778E Datum:WGS84
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