Nome Grotta del Greto Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2011-03-19 21:09:57
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 267 Comune Stella Località Corona Area speleologica Stella Corona Numero catastale 935 LI/SV Sviluppo totale 27 Dislivello 10 (+4.5,-5.5) Longitudine 8° 27'19.8'' E Latitudine 44°23'58.4'' N Datum WGS84 Quota 420 m slm
Geologia la grotta si apre nella dolomia di San Pietro ai Monti Itinerario di accesso L'accesso a questa cavità è particolarmente complesso e difficile da descrivere. Bisogna innanzitutto raggiungere Località Ritani Superiore sopra il paese di Ellera. Da qui utilizzando la carrareccia che risale alla vecchia cava abbandonata di Loc. Comari e proseguendo oltre lungo il sentiero che risale il Rio Crivezzo, sì continua fino all'omonima fonte captata dall'acquedotto (gabbiotto in cemento).
Proprio in questo punto si diparte, sulla destra, un sentiero che si mantiene sostanzialmente in quota inoltrandosi lungo la valle sottostante a Località Saracco (dove si trova, più in alto, la Grotta de! Picco).
Il sentiero tende a perdersi dopo alcune centinaia di metri, in corrispondenza dell'intersezione del greto con il corso d'acqua di fondo valle, attivo solo stagionalmente ma alimentato talvolta da una modesta risorgenza fuoriuscente da un pìccolo sifone pensile, ubicato alia base di un'alta parete. Da qui è ben visibile, sulla sinistra risalendo, l'ingresso della Grotta lungo il Sentiero.
Siamo in prossimità della confluenza di un ripido e incassato canalone sulla sinistra (risalendo) e di una valletta più dolce sulla destra: il canalone a sinistra può essere risalito solo aggirando le discontinuità verticali più alte con arrampicate lungo le pareti della forra. Oppure trovando un passaggio sul fianco del canalone stesso, che consenta di risalire fino a quota 550 m s.l.m. circa.
In questo caso fate attenzione, perché gli accessi al fondo sono pochi e i salti verticali si susseguono l'uno dopo l'altro; l'imbocco della cavità è posizionato proprio sulla parete verticale che costituisce uno di questi salti, invisibile fino al suo raggiungimento sul fondo della forra.
Descrizione L'ingresso di questa cavità è ampio anche se praticamente invisibile fino al raggiungimento della piccola pozza d'acqua presente alla base del salto in cui questa stessa si apre. Una galleria orizzontale di una decina di metri, facilmente percorri-bile e orientata circa a 280° N, sembra chiudersi improvvisamente contro un diaframma di roccia che lascia solo intravedere una bassa prosecuzione al di là. Strisciando oltre ci si trova all'interno di un ambiente un poco più grande, impostato su di una discontinuità quasi perpendicolare a quella di provenienza: lungo quest'ultima prosegue ancora in ripidissima risalita uno stretto condotto attivo dalla forma meandreggiante. Il rigagnolo proveniente da questo meandro si insinua a sud-ovest lungo un letto costituito da deposito fine, attraversando una serie di passaggi in anastomosi, tra pareti molto lavorate ed erose selettivamente.
L'acqua ridiscende infine in un nuovo meandro, impostato lungo la linea principale di discontinuità, tra stretti passaggi al limite della percorribilità e ambienti di dimensioni leggermente maggiori, fino a perdersi in una frattura molto lavorata, impraticabile.
La cavità mostra in maniera evidente una evoluzione polifasica caratterizzata da due distinte fasi di drenaggio: la prima, come probabile esutore del flusso idrico attraverso quello che ne è l'attuale ingresso, mentre la seconda, più recente, in qualità di tributario di un qualche flusso sottostante.
Con ogni probabilità in entrambe le fasi è stata alimentata in prevalenza dall'inghiottitoio presente alla base del salto soprastante e soggetta a discrete escursioni stagionali di portata.
Rilevo 1
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Coordinate convertite per gps
Lat:44.39955556N Lon:8.4555E Datum:WGS84
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