Nome Grotta Bailame Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2005-11-26 21:46:43
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 230 Comune Fivizzano Località Carcaraia Zappello Numero catastale 1464/T/LU Gruppi GSPT Cartografia 96 III NE
Itinerario di accesso Dal paese di Gorfigliano in direzione del passo della Focolaccia. Arrivati ad una galleria artificiale termina la strada asfaltata e si parcheggia. Con il fuoristrada si può continuare lungo la marmifera per circa un km. A quota 1200 m. ca, un bivio a sinistra (sbarra) conduce in breve alla cava bassa di carcaraia. L'ingresso si trova in cava, nella parete di fronte, (foto) si attraversa la cava a sinistra, costeggiando la baracca dei cavatori e si prosegue lungo la strada che sale girando intorno alla cava. Descrizione ......Simone Argentieri ama aggirarsi in luoghi da cui gli speleologi apuani dovrebbero tenersi ben lontani, le cave del bianco marmo, ed è in prossimità di un avanzamento della Cava bassa di Carcaraia ormai abbandonato, che individua un breve cunicolo da cui esce la solita, notevole, quantità di aria fredda e che con poco sforzo riesce a farsi violare. La grotta, poi denominata Bailame, sinonimo di situazioni poco agiate, si apre molto vicino in linea d'aria alla Buca di Belfagor, scoperta da Pisani e Lucchesi a metà degli anni '80, e ad essa è accomunata dai vari fenomeni di crollo e riempimento che la caratterizzano, dalla grande quantità d'aria uscente in circolazione estiva e dall'andamento verso sud-ovest. Si sviluppa interamente nei Marmi con brevi salti intervallati da stretti meandri. Alla profondità di -40 metri si incontra la prima sala di dimensioni tali da poter rispettarne il nome, centro di snodo di almeno tre diramazioni. La più interessante, quella che porta verso il fondo è ancora caratterizzata dalla presenza di stretti meandri e salette, fino ad arrivare al pozzo Donatello, la prima ed unica verticale della grotta, un salto di 25 metri che immette quasi subito in un meandro alimentato da abbondati percolazioni lungo le pareti, dove, alla base di un saltino, ha termine la grotta. Nonostante la foltissima presenza d'aria, la via principale e le diramazioni che si incontrano lungo di essa chiudono inesorabilmente in ambienti che sembrano impraticabili. C'è da dire che, nonostante la profondità limitata, la conformazione stessa della grotta non rende agevole la sua percorrenza, sia nei vari punti stretti e in frana, che nel meandro terminale, dove l'acqua è una costante anche con temperature siberiane all'esterno, e quindi non si è insistito molto con grandi opere di scavo. Però, come Belfagor, il Bailame è molto vicino in pianta a quella porzione dell'Abisso Saragato che va dal nodo di -520 al ramo delle Babe, e l'aria ci indica in entrambi i casi un possibile collegamento. Se la scomodità del Bailame non invoglia alla ricerca di un avanzamento, ancor meno la temibile frana terminale di Belfagor vuoi condurre in quella direzione, pur sapendo di essere poco più di un centinaio di metri in verticale sul Saragato............
                                                                                                                                                                 
Siria Panichi
    (Gruppo Speleologico Pistoiese)
Talp N° 28
Rivista della Federazione Speleologica Toscana 
Rilevo 1
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