Nome Grotta Bella Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2004-12-01 14:55:12
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 273 Comune Montecastrilli Numero catastale 19 U Sviluppo totale 180 Dislivello -30
Geologia Dal Foglio n°137 della Carta Geologica d'Italia1:100.000 si evidenzia che nella zona in oggetto affiora la formazione del Calcare Massiccio del giurassico inferiore. Si tratta di calcari biancastri, ceroidi o cristallini con stratificazione in grossi banchi (da 1 a 10m), incerta e mal distinguibile, che tende a regolarizzarsi solo nella parte superiore dove, alla prevalente componente intrasparitica, si sostituisce gradualmente quella intrabiomicritica.

Questo roccia, come in altre zone dell'Appennino Umbro-Marchigiano, è interessata da fenomeni carsici, ovvero dalla formazione di cavità. Ciò è imputabile all'elevata purezza del calcare (materiale solubile) e all'elevato grado di fratturazione dovuta alla tettonica.

L'ingresso di Grotta Bella si apre verso WNW ed è ben visibile. Esso in origine doveva essere più ridotto, ma in età preistorica si è verificato un crollo della volta nei pressi dell'entrata che ne ha aumentato la larghezza.

Questo suo aspetto così imponente e la sua facile individuazione hanno contribuito attraverso i secoli a vivificare culti, miti e leggende che oggi è possibile ricavare dai reperti ritrovati.

La grotta si presenta come una vasta cavità irregolarmente circolare di circa 40 metri di diametro e 10 metri di elevazione nella parte più alta, il piano di calpestio degrada verso il fondo della grotta, ed è cosparso da grossi massi crollati dalla volta e da ciottolame. Lateralmente ad est e nell'angolo a sud-ovest si aprono dei cunicoli laterali, l'ultimo dei quali in particolare è ricco di concrezioni stalattititiche e stalagmitiche e si articola in un complesso labirinto di corridoi, strettoie, pozzetti e salette.
Descrizione La Grotta Bella è distante circa 2 km dal paese di Santa Restituta, alle pendici del monte Aiola, nella catena dei monti Amerini.

Si è formata nei calcari massicci del giurassico, costituito da calcari bianchi, talvolta dolomitici, stratificati in banconi di grossa potenza. La grotta riveste grande importanza non solo dal punto di vista naturalistico e geologico ma anche culturale per le testimonianze di un'intensa frequentazione riconducibile all'età preistorica e protostorica e dal neolitico fino a tutta l'età del bronzo. Dopo un intervallo di quattro secoli fu riutilizzata come luogo per il culto votivo fino agli etruschi e ai romani.

Il percorso è di circa duecento metri, il dislivello di venti e la durata della visita di mezz'ora.
Ingresso a pagamento.
Altro,note CENNI DI STORIA ARCHEOLOGICA

All'interno dell'antro principale di Grotta Bella sono stati condotti dal 1970 al 1974 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria in collaborazione con l'Istituto di Paletnologia dell'Università di Milano una serie di scavi che hanno mostrato testimonianze della presenza dell'uomo dal Neolitico fino all'età romana. I livelli inferiori della complessa stratificazione hanno restituito reperti ascrivibili dal Neolitico fino all'età del bronzo.

Gli strati superiori hanno restituito una ricca stipe votiva di età storica (VI-V sec. a.C. fino al IV-V sec. d.C.), che testimonia il riutilizzo dell'antro come luogo di adorazione di una qualche divinità agricolo-pastorale oppure come culto ispirato alle acque e ciò è spiegabile per l'efficace stillicidio e per la potente sacralità che tale grotta suscita.
Rilevo 1
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