Nome Tana di Rocca Granello Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2006-09-19 15:54:11
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 218 Numero catastale 1620 LI Sviluppo totale 50 Dislivello - 12 Longitudine 09°26'27",76 Latitudine 44°20'05",80 Quota 290 Cartografia CTR 232060 M. Tregin
Altro,note Già' da tempo la Val Graveglia ricorreva nei nostri discorsi in Sede.
Una zona carsica sicuramente interessante, esplorata principalmente dall'Issel molti anni fa, ma ormai quasi dimenticata.
Un interessante insieme di parecchie grotte già' a catasto in diversi angoli della valle e di molte incognite e vaghi ricordi.
Il fatto poi di essere vicina a Genova giocava a nostro favore e cosi' nasceva l'idea di riesaminare attentamente la zona.
Pensavamo pero' di iniziare dalle grotte già' conosciute ...

ANTEFATTO APRILE 1999.
Risalendo in auto la Val Graveglia, dopo aver superato l'abitato di Frisolino e le prime cave, mi sembra di scorgere sulla destra, una piccola spaccatura fra le rocce sovrastanti la strada. Salgo a controllare e vedo che si tratta di una strettissima fenditura che scende per un paio di metri tra rocce riccamente concrezionate.

NOVEMBRE 1999.
Con Emiliano ritorno alla spaccatura dopo aver cercato altre grotte. Cominciamo a disostruire ma non sembra promettere molto; pero' iniziamo a pensare che la zona possa essere interessante. Infatti la settimana seguente Emiliano torna con un amico e trova, poco più' in alto, un altro buchetto che iniziamo a disostruire.

21 GENNAIO 2000
Sono di nuovo in Val Graveglia e vado a vedere cosa ha trovato Emiliano. Trovo la piccola condotta ma non mi entusiasma ed inizio cosi' a risalire il ripido pendio soprastante; salendo, gli affioramenti calcarei aumentano notevolmente e trovo parecchi buchetti e fessure, purtroppo tutti inesorabilmente tappati. Finalmente, dopo aver risalito circa 150 metri di dislivello, arrivo in una zona di grandi blocchi calcarei immersi nella vegetazione. Fatico parecchio a delimitare i confini di questo caos di blocchi, frane e salti perché' interessa un'area molto estesa. Quello che importa e' che riesco a individuare alcune cavità' veramente promettenti. Non ho nessuna fonte di luce, perciò' mi limito a memorizzare gli ingressi più' evidenti. La cartina dice che mi trovo in una zona denominata "Rocca di Granello".

5 FEBBRAIO 2000
Sempre con Emiliano ritorniamo in zona armati di tutto punto. Il giorno prima Emiliano ha fatto un sopralluogo con Aaron ed anche lui e' caricatissimo. Abbiamo deciso di marcare le cavità' con la sigla VG (Val Graveglia) seguita da un numero progressivo e di posizionare sulla carta i vari ingressi con l'aiuto del G.P.S. Alla sera pensiamo di aver esplorato, tra gli innumerevoli buchetti, le tre grotte più' interessanti e con maggiore sviluppo: VGI sviluppo circa 22 mt., VGII (Tana della Faina) sviluppo 15 mt., una condotta lasciata da esplorare (perché' molto instabile) e VGIII (Tana di Rocca Granello), sviluppo circa 30 mt. Quest'ultima, in particolare, e' costituita da una bellissima condotta di grandi dimensioni che ci ripaga pienamente delle attese. Considerando che da molti anni, speleologicamente parlando, in provincia di Genova non e' successo molto .......... Va beh e' già' molto tardi e rientriamo a casa.

6 FEBBRAIO 2000
Appena dopo 12 ore arranchiamo di nuovo il pendio di Rocca Granello. Stavolta la compagnia e' numerosa: con noi sono Andrea, Enrico, Bubu, Stefano, Silvio e Gisella. Io e Andrea iniziamo i rilievi, Emiliano ed Enrico vanno alla condotta inesplorata della tana della Faina e gli altri in giro a cercare gloria. Ci riuniamo dopo un paio d'ore. Gli esploratori hanno percorso altri 15 mt. di piacevole frana, Andrea mi ha convinto che gli altri due buchi costituiscono un'unica grotta (tra l'altro oggi circola anche parecchia aria) e gli altri confermano che quelli da noi trovati erano davvero gli ingressi migliori. Decidiamo di tentare la giunzione per avere cosi' una grotta con uno sviluppo decente. Individuiamo quasi subito (da una parte e dall'altra) il passaggio giusto; si tratta pero' di una condottina lunga circa 4 metri di dimensioni veramente ridotte. Da un lato (VGI) bastano punta e mazzetta per allargare quel che basta, ma dall'altro ci vuole qualcosa di più' convincente: e cosi' si inizia a far girare il trapano ed a far sfilare i cavi ......, dopo 3 ore di duro lavoro la giunzione viene suggellata da una stretta di mano all'interno del cunicolo ormai quasi transitabile (devo dire che le nostre tecniche disostruttive sono davvero migliorate). Come al solito e' tardi e andiamo in trattoria a festeggiare i modesti ma stimolanti successi ottenuti. Curiosa la reazione degli abitanti della valle che, passando con la propria auto, incrociavano 6 personaggi ricoperti di fango e con strane lucine in testa ........... in fondo per noi e' normale.
Rilevo 1
Rilievo 2




Coordinate convertite per gps
Lat:44.33376223N Lon:9.43980015E Datum:WGS84
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