Nome Tana da Suja Data inserimento 2007-01-01 00:00:00 Data ultimo aggiornamento 2006-07-04 12:53:31
Tipo di cavità grotta Stato Italy Provincia 218 Comune Genova Località Bavari Area speleologica Monte Antola Numero catastale 5 GE/LI Sviluppo totale 119 Gruppi GSL = DINALE G. Longitudine 3° 25' 00'' W di M. Mario Latitudine 44° 25' 20'' N Quota 582 m slm Cartografia 82 I SE
Geologia La Tanna Da Suja (o Tana da Suja), si sviluppa nei calcari marnosi eocenici del monte Antola. E' situata nel gruppo del Monte Fasce poco sotto lungo il crinale roccioso che va da Punta Suja a Punta Crovino e che scende sino a San Desiderio. Itinerario di accesso Mediante l'autostrada A12 si procede in direzione Genova, uscendo al casello di Nervi e proseguendo sino a raggiungere il cavalcavia che si immette in corso Europa. Si svolta a DX in verso il centro di Genova sino all'incrocio con via Isonzo che s'imbocca a DX. Si prosegue fino ad incontrare la diramazione che conduce, sempre a DX, al monte Moro (412 m). La strada porta all'abitato di Apparizione dalla cui piazza si prosegue verso SX, in forte pendenza, sulla strada panoramica che sormonta lo spartiacque dei monti Fasce e Cordona e giunge a Sori. Oltrepassata l'antica trattoria del Liberale (a SX) e l'eremo (a DX) si giunge in prossimità dei Prati di Fascia, la sella tra i monti Bastia e Fascia contraddistinta da un grande parcheggio. Circa 100 m prima sulla SX vi è uno spiazzo, dove si parcheggia,in prossimità di un container in lamiera.

S'imbocca il sentiero che raggiunge il container e piega a SX in discesa costeggiando la recinzione di un pascolo. Si continua per circa 80 m sino a piegare a DX, sempre in discesa, puntando ad un'evidente radura pianeggiante. Si attraversa l'area prativa da E verso O scorgendo una prima costruzione tra alberi intricati e, dopo aver scavalcato alcune assi di delimitazione, si scorge una seconda costruzione in linea di vista. Sulle rocce affioranti compaiono i vecchi segni del sentiero FIE, rombo rosso vuoto, cancellati con vernice grigia comunque visibile. Si continua sulla vecchia traccia battuta lasciando a DX un vecchio alpeggio, e sormontando la mezza costa della cresta che congiunge il monte Proi con l'abitato di Bavari. Il sentiero procede in leggera salita in un gradevole bosco di roverelle che si estende oltre il limitare del pascolo sino alla Tanna da Suja, contraddistinta da un'antro su cui è segnato il simbolo di ''fonte'' (bicchiere a vernice rossa). (30')
Descrizione Difficoltà:
Per uno speleologo questa grotta non presenta particolari difficoltà in quanto non vi sono manovre di corda rischiose, particolari armi o pozzi. Tuttavia è il caso di evidenziare la presenza di tre strettoie con possibilità d'incastro che accedono a sale non eccessivamente voluminose.

Attrezzatura:
Ordinaria da speleo. Non è necessario materiale per armo. Molto utile un cambio.

Descrizione:
Si accede alla Tanna da Suja da un ingresso abbastanza vasto lungo 9 m. Sono visibili sulla DX gli elmintoidi, le tracce lasciate dagli organismi detritivori (molluschi, artropodi, anellini ecc…). Vi sono due rami principali posti l'uno sopra l'altro. Generalmente si predilige l'utilizzo dell'accesso superiore perché asciutto anche in caso di piogge abbondanti, al contrario di quello inferiore Salendo con semplice arrampicata per circa 2 msi accede al ramo superiore da una prima strozzaturaPoco dopo l'ingresso la sezione si riduce notevolmente ed è necessario procedere strisciando tra alcuni ciottoli non levigati. Si continua in leggera salita verso DX, per circa 7 m, sino ad accedere in una prima saletta dove è possibile sedersi. Si supera una strozzatura laterale che porta subito ad una seconda saletta più piccola della prima. Un pozzo evidente collega al ramo inferiore. Si continua verso SX in direzione di una nuova strozzatura piuttosto piccola, mentre l'ambiente a forma conica si restringe sempre più, (possibilità d'incastro). Dopo aver superato un piccolo corridoio si prosegue verso un'ultima strettoia che piega prima in salita verso SX e poi in discesa verso DX in direzione di un evidente pozzo che accede nuovamente al ramo di inferiore. Si abbandona la deviazione e si continua incontrando un bivio. Si tralascia il ramo di SX in favore di quello a DX (una corda lo demarca) che appare più stretto ma è in realtà più agevole. Si procede in piedi lateralmente (unico modo) evitando le concrezioni più appuntite (9 m). I due rami si congiungono in un ambiente più ampio dove si procede accovacciati (presenza di acqua) sino al termine della grotta. Un ultimo pozzo collega nuovamente al ramo inferiore. E' possibile ritornare mediante il medesimo itinerario a ritroso o, quando vi è poca gettata d'acqua, passare nel ramo di ritorno immergendosi in acqua (valutare attentamente le condizioni!).
Altro,note (di Christian roccati e Michele Picco) Rilevo 1
Foto
Foto
Foto




Coordinate convertite per gps
Lat:44.42307768N Lon:9.03532595E Datum:WGS84
Share |
Commenti :
Devi registrarti a Openspeleo per postare un commento